Città di Palermo

Palermo è la perla indiscussa della Sicilia, e non servono molte ragioni per convincersi a visitarla. Cosa vedere? La scelta di attrazioni interessanti è ricchissima. Perché andare? Le ragioni sono infinite… Cosa fare la sera? Palermo ha una vita notturna che non ha nulla da invidiare a quella di altri centri più noti agli amanti della movida. Le città della Sicilia sono tutte meravigliose, da Trapani a Catania, ma Palermo… è Palermo!

A Palermo c’è il mare (e il mare siciliano merita eccome!), c’è la bellezza della città, una varietà di popoli che vi hanno abitato (fenici, greci, romani, arabi, normanni, spagnoli…) e che hanno lasciato traccia del loro passaggio nella Palermo antica e nel centro storico, nelle chiese e nei vicoli, nella lingua siciliana e nella cucina siciliana. Cosa vedere e dove andare in città è solo una vostra scelta, e non ci sono scelte sbagliate! Il nostro consiglio è di lasciarsi andare e passeggiare in cerca di ispirazione, di assaggiare il cibo di strada e di alzare lo sguardo ad ammirare i palazzi. Palermo è splendida in ogni stagione, e se l’estate è calda, in inverno il meteo è strepitoso. Vi sembrerà… di essere al mare!

Palazzo dei Normanni / Cappella Palatina

Oggi il Palazzo dei Normanni è la sede dell’Assemblea regionale siciliana, ma c’è stato un tempo in cui i “politici” palermitani che sedevano nelle sue austere sale si chiamavano Federico II o Corrado IV: il Palazzo era sede imperiale, e la ricchezza della sua Cappella Palatina – costruita nel dodicesimo secolo – ancora lo ricorda ai moltissimi visitatori. Difficile non rimanere impressionati di fronte allo splendore dei suoi mosaici, che ne fanno una delle mete più visitate di Palermo.

Teatro Massimo

Impossibile non notarlo, percorrendo ad esempio la centrale via Volturno: il Teatro Massimo di Palermo è il più grande teatro lirico d’Italia, il terzo in Europa per dimensioni, secondo solo all’Opéra di Parigi e alla Staatsoper di Vienna. Inaugurato alla fine dell’Ottocento, il Teatro è costruito in uno stile neoclassico e, oltre alla magnificenza esterna, vanta anche un’acustica perfetta, con effetti di amplificazione naturale in alcune sale. Un consiglio: se vi trovate nella cosiddetta “rotonda del mezzogiorno”, state molto attenti a quello che dite… Vi sentiranno tutti!

Catacombe dei Cappuccini

Durante il Grand Tour, nell’Ottocento, più di un secolo prima del successo di serie come The Walking Dead e di film popolati da zombie e mummie, le Catacombe dei Cappuccini attiravano da tutto il mondo visitatori intrigati dal loro macabro contenuto: circa 8000 salme, molte delle quali esposte e perfettamente mummificate. Oggi un giro nei sotterranei annessi alla Chiesa di Santa Maria della Pace è ancora un’esperienza perturbante e intensa. Da notare soprattutto la mummia della piccola Rosalia Lombardo, morta a due anni di polmonite nel 1920, considerata uno dei migliori esempi di mummificazione al mondo. Comunque: dal 1599, anno della prima sepoltura, nessun cadavere si è mai mosso. Per ora.

Monte Pellegrino e Grotte dell’Addaura

Guardando verso nord, l’inconfondibile sagoma del Monte Pellegrino chiude a nord il golfo di Palermo. Se non vi accontentate di vederlo in quasi ogni cartolina, parte integrante dello skyline di Palermo come l’Empire State Building lo è di New York, il promontorio-massiccio montuoso è anche una riserva naturale. Racchiude bellezze di vario tipo: monumenti, torri, antichi palazzi, il Santuario di Santa Rosalia e – soprattutto – il complesso delle Grotte dell’Addaura, in cui si trovano graffiti rupestri risalenti al paleolitico. I primi palermitani vivevano qui, insomma.

Santuario di Santa Rosalia

Sul Monte Pellegrino, addossato alla roccia, sorge la facciata barocca del Santuario di Santa Rosalia, la protettrice di Palermo. La santa morì in una grotta, ora compresa nel Santuario, e il ritrovamento delle sue ossa da parte di un cacciatore coincise, secondo la leggenda, con la fine di una pestilenza nel 1624. Fra il 14 e il 15 di luglio ogni anno si svolge il festino di Santa Rosalia, con processioni e carri, e il 4 settembre si celebra la festa liturgica della Santa. Che abbiate o meno qualche favore da chiedere a Rosalia, merita di certo una visita!

Quattro Canti

Nel centro del centro di Palermo, all’incrocio fra via Maqueda e il Cassaro (la strada più antica di Palermo, oggi corso Vittorio Emanuele), sorge l’ottagonale piazza Villena, meglio nota come i Quattro Canti. Le quattro facciate decorate che la chiudono, costruite in epoca barocca, contengono dediche a quattro sovrani (Carlo V, Filippo II, III e IV), a quattro sante protettrici (Cristina, Ninfa, Oliva e Agata) e alle quattro stagioni. Giocate a trovare le differenze, rigorosamente con il naso all’insù.

Cattedrale di Palermo

La visita di una città è completa solo con uno sguardo alla cattedrale: e quella di Palermo, dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo, è davvero notevole. La sua storia risale all’epoca punica; in epoca romana lo stesso luogo ospitò un luogo di culto cristiano, poi fu ricostruita in epoca bizantina per diventare una grande moschea – la Moschea Gami – durante la dominazione araba. Riconquistata e ricostruita dai Normanni, e poi dagli spagnoli, e ancora restaurata infinite volte, la cattedrale ha registrato ogni cambiamento, ed è oggi un luogo unico al mondo.

Palazzo Chiaramonte-Steri

A metà fra un palazzo nobiliare e un austero castello, il palazzo Chiaramonte-Steri, costruito nel 1320 per volontà del conte Manfredi Chiaramonte, poi “casa” dei viceré spagnoli, oggi ospita il rettorato dell’Università di Palermo. Non dovrete iscrivervi, comunque, per visitarlo: è aperto al pubblico! Una delle massime attrazioni del palazzo, insieme alla bella sala delle udienze ricoperta di graffiti, è il celebre dipinto La Vucciria di Renato Guttuso.

I mercati di Palermo

E dopo aver visto la Vucciria appesa al muro, è bene vederla di persona: si tratta di uno dei più celebri mercati di Palermo, insieme a Ballarò, Il Capo e Borgo Vecchio. Che dobbiate o meno comprare qualcosa, lo spettacolo – fra carnizzeri e pisciaiuola, venditori ambulanti e altro ancora – è assicurato. La notte, poi, la Vucciria si trasforma nel fulcro della movida palermitana, affollata di studenti in vena di divertirsi fino all’alba. A tutte le ore del giorno e della notte, i mercati palermitani sono un’esplosione di vita e colori assolutamente imperdibile.

Santa Maria dello Spasimo

L’elemento più distintivo della chiesa di Santa Maria dello Spasimo, nell’antico quartiere di Kalsa, non sfuggirà neanche ai viaggiatori più disattenti: non c’è il tetto. Crollato alla metà del Settecento, non fu mai ricostruito. Ristrutturata alla fine del secolo scorso, la chiesa è – se possibile – ancora più affascinante in questa versione, e ospita concerti ed eventi (open air, naturalmente).

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